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A cosa serve il ciak e perchè si utilizza: 3 cose che forse non sai

A cosa serve il ciak?

È lo strumento forse più affascinante della storia del cinema è sicuramente il suono più famoso della storia del cinema ma a che cosa serve il ciak e perché viene utilizzato?

Può sembrare strano che il ciak sia diventato così famoso come strumento, in fondo è nato come una tavoletta di legno 20 x 30 (oggi vengono utilizzati di plastica) su cui si scrivevano solo delle informazioni.

Informazioni molto importanti, vediamo quali.

a cosa serve il ciak: LE INFORMAZIONI

A cosa serve il ciak?

Se volessimo fare un paragone con il mondo dei video odierni potemmo dire che il ciak aveva lo scopo di trasferire i metadati della scena dal set alla post produzione.

Infatti ci si scrivevano e ci si scrivono ancora varie informazioni come:

  • il nome della produzione
  • il nome del regista
  • il titolo del film
  • il nome del direttore della fotografia
  • la data di quando si girava la scena
  • se si stava girando un interno o un esterno
  • se la scena era ambientata di giorno o di notte

Tutti questi dati servivano al montatore quando si trovava una mole di scene da montare.

a cosa serve il ciak: annunciare una ripresa

A cosa serve il ciak?

Una delle cose più importanti però a cui serve il ciak è scrivere la scena che si sta girando. Tutti quanti noi sappiamo che un ciak viene annunciato con tre numeri per esempio: ventidue, due, quarta.

In questo caso il 22 è il numero della scena del film che si sta girando, 2 è il numero dell’inquadratura perché ogni singola scena viene suddivisa in singole inquadrature facciamo un esempio.

Se dobbiamo girare una scena di due ragazzi che stanno all’interno di un pub a bere un cocktail questa viene girata con più inquadrature.

Potremmo pensare di girare l’inquadratura totale di tutto quanto il bar, poi il primo piano dell’attrice, il primo piano dell’attore quello che si chiama piano a due di entrambi gli attori, un’inquadratura al barman o un dettaglio della sua mano che sta preparando il cocktail e cosi via… 

Queste sono tutte le inquadrature che fanno parte della scena e quindi il secondo numero che il “ciakista” chiamava era proprio il numero delle inquadrature.

Il terzo numero invece è il numero delle ripetizioni che servivano al regista per raggiungere la scena proprio come la desiderava.

Per esempio: “ventidue due quarta” significa che stiamo girando la scena 22, l’inquadratura numero 2 e la quarta ripetizione perché probabilmente le prime 3 non erano andate bene e c’è quindi la necessità di un’altra ripetizione.

“BUONA LA PRIMA”

A cosa serve il ciak?

A proposito di ripetizioni sapete tutti quanti che quando è “buona la prima” sul set scatta quasi sempre un applauso.

È un momento molto positivo del lavoro nel quale tutti sono molto soddisfatti per quale motivo? 

Perché gli attori sanno di aver recitato una scena perfetta la prima volta che l’hanno girata. Il regista è soddisfatto perché è riuscito ad avere la sua scena proprio come la sognava già dalla prima volta ma, il più contento di tutti, era il produttore.

Perché? Immaginate che quando i film si giravano in pellicola più scene si sbagliavano e più pellicola si bruciava, e la pellicola costava tanti soldi.

I produttori quindi, che erano coloro che investivano soldi nel film e di fatto acquistavano anche la pellicola, erano proprio i più contenti.

Oggi, anche se giriamo ormai su schede o su hard disk che non costano come la pellicola e anzi sono riutilizzabili, è rimasta un pò questa cosa e il  fascino della frase: “buona la prima” è ancora intatto.

a cosa serve il ciak: METTERE IN SYNC TUTTO IL FILM

A cosa serve il ciak?

Un’altra cosa, e forse la principale, a cui serve il ciak è quella di mettere in sync tutto quanto il film.

Quando si girava in pellicola un film i dispositivi di acquisizione tra video e audio erano separati. L’audio infatti si registrava su nastro magnetico (registrare in tracce separate è una cosa che si fa ancora oggi nel mondo professionale, più il film è di alta qualità più è probabile che video e audio vengano registrati su dispositivi diversi).

Per trovare il sincrono tra video e audio si sfruttava proprio il ciak e infatti, quando il “ciakista” aveva chiamato i tre numeri passava a battere la tavoletta del ciak che produce il classico suono che tutti conosciamo. 

Battere la tavoletta è necessario perché quando si va in post-produzione a vedere la scena sul materiale girato video ci sarà filmato un fotogramma con la tavoletta chiusa e nella registrazione audio, nel nastro magnetico oppure oggi su file, ci sarà un fotogramma con l’onda audio in cui  viene visualizzato un picco dato dal rumore.

Allineando quindi i due fotogrammi video e audio, tutto il film che veniva di seguito era in sincrono.

UN OGGETTO AFFASCINANTE

A cosa serve il ciak?

Questo strumento porta con se veramente un’aurea affascinante, ma perché? 

In fondo è un pezzo di plastica con una tavoletta superiore almeno questi moderni americani.

Il ciak italiano invece aveva un manico nella parte inferiore e la tavoletta era battuta dal basso in alto.

Erano due modi diversi di battere.

Quello italiano era migliore perché permetteva di battere il ciak anche distanziandolo dal corpo con una mano sola.

Invece se la tavoletta è posizionata in alto come in quelli americani questa operazione risulta un po più complicata.

Il fascino del ciak tuttavia risiede non solo nel suono ma anche nelle sue scritte. Immaginate infatti che quando si giravano il film 40 anni fa ho 50 anni fa i pittori di scena che si trovavano sul set praticamente scrivevano le informazioni (quelle fisse di produzione regista e direttore della fotografia e titolo) proprio con i pennelli.

I ciak quindi diventavano dei pezzi unici proprio perché rimanevano tali per sempre.

Oggi noi scriviamo, cancelliamo e lo utilizziamo per tantissimi lavori quindi non ha nessun fascino invece ci sono dei ciak che portano il nome di Fellini di Sergio Leone, con i titoli dei loro film.

Quelli sono pezzi unici usati esclusivamente su quei film e tutto questo ha portato al ciak un suo fascino.

Sfido chiunque di voi a non aver mai imitato, scimmiottato il “ciakista” che chiama una scena è battuto la la tavoletta.

Ora la prossima volta che lo farete saprete sicuramente il motivo per il quale ancora oggi sul set si batte il ciak!

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